Cari amici di Passioni Virtuali e reali, oggi voglio parlarvi di Leonardo Ginefra, un giovane regista, artista, e…
Scoprite leggendo questa intervista chi è Leo Ginefra 😉
“TU” in tre pregi e tre difetti
Comincerei dai difetti
1) Non sopporto le mezze misure e la gente indecisa
2)Sono un po’ troppo schivo e solitario
3)Ho poca pazienza e vado sempre contro ogni regola imposta
Pregi
1)Ho il dono della sensitività e della percezione, riesco a sentire tutto, cose, persone senza nemmeno conoscerle, sentendo in maniera dettagliata ogni forma di emozione, gioia, mancanza, sogni e frustrazioni che le stesse provano.. Anche se non ho ancora ben capito se questo è un dono oppure una condanna..
2)Amo in maniera incondizionata natura e animali, infatti posseggo 4 gatti e due splendidi bullterrier e passo sei mesi l anno a contatto con il mare finché fa buio.
3)Porto sempre a termine tutti i progetti che comincio e sono innamorato perso dell’ amore, delle donne e dell’ arte
Il tuo rapporto con la politica
Non mi lascio prendere in giro da finti perbenisti in giacca e cravatta che tirano fuori dal cilindro sempre nuove formule per raggirarci, cerco di prendere la vita come viene, cercando di essere sempre meno schiavo possibile di uno stato che si arricchisce sulle spalle degli italiani spesso impossibilitati a reagire.
Il tuo rapporto con la religione
Sono credente per tradizione e per fede, ma lascio spazio alla scienza e mi faccio sempre e comunque un sacco di domande, lasciando la mente aperta a ogni possibile verità sia scientifica che religiosa.
Il tuo idolo nel campo della scrittura/cultura/spettacolo/moda/musica
Il mio idolo nel campo della scrittura è Susanna Casciani, la sento troppo vicina a me e alla mia filosofia di pensiero, ha questa incredibile capacità di scarnificre l’anima arrivando così dentro a tal punto riuscire ad aprire nuove prospettive e visioni prima oscurate da una non totale consapevolezza dell’io che si può riscoprire attraverso una lettura di un suo qualsiasi libro, come ad esempio “Sempre d’ amore si tratta” un libro magico quasi terapeutico per tutti i naufraghi d’ amore e per coloro che nei sentimenti ripongono tutta la loro vita.
Nel campo della cultura come non essere innamorati del personaggio “Vittorio Sgarbi” critico d’arte ai massimi vertici, nonché anticonformista,meravigliosamente trash e costantemente provocatorio.
Nel campo dello spettacolo avrei da citare vari personaggi, dal grande Eduardo De Filippo a Sofia Loren da Garco alla Gerini, da Michelle Pfeifer a Hopkins tutti attori famosissimi e parecchio border line rispetto al pop cinematografico alla quale siamo abituati.
L’opera più famosa che avresti voluto realizzare tu
Bellissima domanda!!!Ti rispondo in primis da musicista, dunque avrei voluto realizzare il “Carmina Burana”, il chiaro di luna di “Beethoven, tutta la discografia dei” Diary of Dreams”
“Monday” di Ludovico Einaudi, “Faun” di Olafur Arnalds, “Habanera”, tutte opere che nonostante gli anni, continuo ancora ad ascoltare e ad emozionarmi ogni volta come fosse la prima. Se parliamo di cinema ti direi subito “Spartacus” di Sam Raimi, c’è tutto in questa splendida serie, tutte le forme dell essere umano. Poi Breaking Bad, per La genialità del regista, oppure Vikings,dove vengono curate in maniera maniacale, ambientazioni e dettagli su abiti e studio della religione dei normanni, da cultore dell’ horror avrei voluto realizzare “Martyrs” che ha forse il finale più bello da me mai visto in nessun altro film.
La tua citazione famosa preferita
Senza dubbio “Scelsi l’ arte, vissi d’ amore”
Come nasce questa passione?
La Mia passione è viva sin da bambino, la musica per me è stata ed è una vera e propria malattia, ho cominciato sin da piccolo con una tastiera giocattolo, riproducendo a orecchio ogni canzone che sentivo e mi piaceva, sono autodidatta, successivamente mi sono affermato come chitarrista facendo Gothic, con voci liriche, ho girato l’Italia con questo genere fino a crescere e riaffacciarmi nuovamente al piano fino a comporre un’ ave Maria per arpa, soprano e violino, poi ancora ho composto per piano violino e violoncello, sentivo dunque la necessità anche di scrivere e dopo anni di pensieri, poesie e riflessioni, ho scritto due sceneggiature per due progetti importanti “i colori delle falene” cortometraggio diventato progetto scolastico che parla di violenza di genere e bullismo e un film che si chiama “L’invisibile essenza dell’ anima”, di entrambi oltre ad aver scritto la sceneggiatura mi sono occupato ovviamente delle musiche e anche della regia.
Cosa diresti a chi comincia un percorso come il tuo
Direi che se avete da dire, se avete quel fuoco dentro che vi brucia, quella necessità smisurata di emozionare, fare arte in tutte le sue forme, non esitate!!fatelo in qualunque modo, lasciate tracce ovunque del vostro operato, esprimtevi in qualunque momento e se non riuscite a trovare il giusto percorso per emergere, se siete davvero devoti all’ arte e non è solo euforia del momento, allora sarà la vita stessa a mettervi sulla strada giusta e a farvi raccogliere i frutti di tanto sudore e devozione.
Contatti:
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